GIUDIZIO --> DOMANDA --> RISARCITORIA --> RAPPORTO CON INDENNIZZO
Sintesi: E' inammissibile la domanda di indennizzo, formulata per la prima volta in appello, anche se preceduta da una domanda di risarcimento del danno, perché risarcimento del danno e indennizzo sono istituti giuridici diversi, essendo correlato l’uno a un fatto illecito, l’altro a un c.d. fatto lecito dannoso.
Estratto: «7. Egualmente è inammissibile in questa sede la richiesta di un indennizzo a favore della Società appellante. In linea generale, la possibilità di un indennizzo a seguito di revoca, in vicende come quelle di cui è causa, è esclusa dall’art. 27 del codice della strada, riconosciuta dell’art. 21 quinquies della citata legge n. 241 del 1990, peraltro sopravvenuta. E’ in ogni caso assorbente la considerazione che la domanda relativa non è stata proposta in primo grado ed è dunque nuova. Né può valere in contrario la ...
_OMISSIS_ ...che la Società appellante aveva avanzato in origine domanda di risarcimento del danno: risarcimento del danno e indennizzo sono infatti istituti giuridici diversi, essendo correlato l’uno a un fatto illecito (la sussistenza del quale qui si deve escludere, attesa la legittimità del comportamento dell’Amministrazione), l’altro a un c.d. fatto lecito dannoso. E’ dunque escluso che la domanda di risarcimento implichi in sé quella di indennizzo; ne segue che la domanda di indennizzo, formulata per la prima volta in appello, è inammissibile.»
GIUDIZIO --> DOMANDA --> RISARCITORIA --> RIPARAZIONE PER EQUIVALENTE O IN FORMA SPECIFICA
Sintesi: L'accoglimento di censure che consentono la riedizione del potere malamente esercitato ora per allora costituisce accoglimento della domanda risarcitoria sotto forma di reintegrazione in forma specifica, salvo che la situazione di fatto la renda impossibile.
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_OMISSIS_ ...quo;IV.6.- Il ricorso in esame contiene anche la richiesta di risarcimento dei danni derivanti dalla adozione degli illegittimi provvedimenti impugnati, con particolare riguardo agli oneri economici necessari all’acquisizione della nuova area su cui trasferire il distributore di carburante, alla realizzazione delle nuove strutture...
[...omissis...]
Sintesi: L’avvenuta espunzione dell’occupazione acquisitiva dal nostro ordinamento rende inaccoglibile la domanda con cui è richiesto di dichiarare l’intervenuta occupazione acquisitiva con conseguente condanna dell’Amministrazione intimata al risarcimento danni; alla parte residua la possibilità di esercitare azione restitutoria ove l’emanazione del provvedimento di esproprio sia avvenuta oltre i termini previsti dalla dichiarazione di pubblica utilità con conseguente mancata traslazione della proprietà all’autorità espropriante.
Estratto: «...
_OMISSIS_ ...presente gravame, chiede l’annullamento del decreto di esproprio in quanto intervenuto successivamente al termine del periodo di occupazione legittima, e di dichiarare l’intervenuta occupazione acquisitiva dell’area de qua con conseguente condanna dell’Amministrazione intimata al risarcimento danni;Considerato che:- deve essere respinta l’eccezione di inammissibilità formulata dalla difesa comunale, essendo irrilevante ai fini della presente controversia la mancata impugnazione del provvedimento dichiarativo della pubblica utilità dell’opera in quanto la lamentata illegittimità si è verificata con riguardo ad un atto posteriore della procedura;- l’art. 22, comma 1, l. 20 maggio 1991, n. 158, è inapplicabile alla fattispecie in esame poiché esso proroga i termini di cui all’art. 20, comma secondo, l. 22 ottobre 1971, n. 865, relativamente alle occupazioni “in corso” al momento della sua emanazione, e non può quin...
_OMISSIS_ ...ito alle occupazioni disposte successivamente e il legislatore, se così avesse voluto, avrebbe provveduto a novellare lo stesso art. 20 della l. n. 865/1971;- le proroghe dei termini di scadenza delle occupazioni temporanee, disposte da quella in esame come da altri provvedimenti legislativi, trovavano infatti la loro ragion d’essere nella situazione di recessione economica in atto nel tempo cui risalgono, trattandosi di misure straordinarie, ed erano volte a tutelare l'interesse pubblico di portare a compimento lavori pubblici già intrapresi (C.d.S. IV, 13 febbraio 2009 n. 812), col che si conferma il carattere transeunte della disciplina introdotta, che non ha modificato la normativa in materia di espropriazione con riguardo alle future occupazioni;- l’avvenuta espunzione dell’occupazione acquisitiva dal nostro ordinamento (C.d.S IV, 21 maggio 2007 n. 2582) rende peraltro inaccoglibile la domanda della ricorrente, cui residua la possibilità di ...
_OMISSIS_ ...ne restitutoria ove l’emanazione del provvedimento di esproprio sia avvenuta oltre i termini previsti dalla dichiarazione di pubblica utilità con conseguente mancata traslazione della proprietà all’autorità espropriante, circostanza che non è oggetto di censura con il presente ricorso;»
Sintesi: In ipotesi in cui il proprietario abbia rinunciato nell'atto introduttivo del giudizio alla tutela restitutoria ed abbia richiesto in luogo di essa, a titolo di risarcimento del danno sofferto, il controvalore dell'area occupata (ed irreversibilmente trasformata), e tale valore gli sia stato puntualmente attribuito in sede giudiziale, deve ritenersi in tal modo esaurita la tutela risarcitoria riconosciuta anche dalla giurisprudenza della Corte europea.
Estratto: «Come ha riconosciuto lo stesso ricorrente ed hanno accertato entrambi i giudici di merito, costui non ha subito alcuna espropriazione - rituale o illegittima (c.d. o...
_OMISSIS_ ...isitiva) - dell'area estesa mq. 173 di sua proprietà, utilizzata dal comune di Cagnano Varano per la costruzione di una strada.Conseguentemente egli ha continuato a mantenerne la proprietà avendo subito un mero fatto illecito di natura permanente (perché attuato al di fuori di una procedura ablativa) in tutto e per tutto soggetto alle disposizioni degli artt. 2043 e 2058 cod. civ., che gli consentivano a tutela del suo diritto dominicale: a) l'azione di restituzione dell'immobile; b) l'azione per ottenere il risarcimento dei danni via via subiti a causa del protrarsi dell'occupazione abusiva; c) il diritto di cumulare entrambi i rimedi.E' poi noto che queste tipologie di tutela sono state completate dalle Sezioni Unite di questa Corte che fin dalla decisione 1907 del 1997 hanno attribuito al suddetto proprietario, allorché privo di interesse a conservare la titolarità del fondo sia per ritenerne antieconomica la restituzione (in conseguenza della sua irreversibile trasfo...
_OMISSIS_ ...per altri ragioni, la facoltà di conseguirne in sostituzione l'integrale controvalore: a somiglianza di quanto avviene per il titolare di un bene mobile o immobile definitivamente ed irrimediabilmente danneggiato si da divenire inidoneo ad assolvere alla sua naturale funzione.Trattasi all'evidenza di una situazione del tutto opposta a quella considerata dalla Corte Edu nella nota decisione 20 maggio 2000 in cui aveva condannato lo Stato italiano perché l'Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato con la decisione 1/1996 aveva negato alla società Belvedere-Alberghiera la restituzione di un immobile detenuto dall'amministrazione in mancanza di procedimento ablativo per essere stata annullata la dichiarazione di p.u. (c.d. occupazione usurpativa) , ritenendo ciò malgrado "il trasferimento di proprietà irreversibile..." ed osservando che la possibilità di escludere la restituzione suddetta "per essere compatibile con l'art. 1 del Protocollo deve essere attuata p...
_OMISSIS_ ...blica utilità e nelle condizioni previste dalla legge e dai principi di diritto internazionale". Ed a quella successivamente recepita dall'art. 43 del T.U. appr. con D.P.R. n. 327 del 2001, poi dichiarato costituzionalmente illegittimo dalla nota sentenza 293/2010 della Corte Costituzionale che riconosceva al soggetto danneggiato dall'occupazione il risarcimento del danno pari al valore venale del fondo soltanto se (e dopo che) l'ente occupante avesse ritenuto di procedere alla sua definitiva acquisizione c.d. sanante, perciò sostanzialmente rimettendo la relativa scelta non già al soggetto che aveva subito l'occupazione abusiva, ma all'amministrazione autrice della stessa.Nel caso, invece, è stato proprio il C. a rinunciare nell'atto introduttivo del giudizio alla tutela restitutoria ed a richiedere in luogo di essa a titolo di risarcimento del danno sofferto il controvalore dell'area occupata (ed irreversibilmente trasformata nella costruenda strada); che gli è st...
_OMISSIS_ ...e attribuito da entrambi i giudici di merito con la condanna del comune a corrispondergli la somma di Euro 8.520, comprensiva sia del valore suddetto come calcolato dal c.t.u. (e non contestato dal proprietario) sia degli accessorii in tal modo esaurendo la tutela risarcitoria riconosciuta anche dalla giurisprudenza della Corte europea al medesimo risultato pervenuta con la recente decisione della Grande Chambre del 4 gennaio 2010. Per cui il ricorrente difetta di interesse a chiedere il riconoscimento del proprio diritto ad ottenere il pagamento "del valore di mercato del terreno illegittimamente occupato..." già attribuitogli ex art. 2043 cod. civ., dalla sentenza impugnata.»
Sintesi: A fronte di domanda di restituzione del bene irreversibilmente trasformato e di subordinata domanda risarcitoria, la richiesta di restituzione del bene deve essere respinta, perché l'avvenuta realizzazione dell’opera pubblica determina la sopravvenuta ...
_OMISSIS_ ...ella restituzione del bene privato; deve essere invece accolta la richiesta di risarcimento del danno, con cui i ricorrenti dimostrano di prendere comunque atto dell’irreversibile trasformazione dell’immobile e manifestano la loro disponibilità a disporre della proprietà.
Estratto: «Ritiene il Collegio che come già recentemente chiarito con le precedenti sentenze n. 248/2011, n.249/2011, n.250/2011 e n.251/2011 l’occupazione illegittima del bene privato deve essere risarcita e, qualora dall’avvenuto completamento dell’opera pubblica derivi la impossibilità della restituzione del bene, deve essere accompagnata dalla stipulazione di un accordo transattivo per l’effettivo trasferimento della proprietà al Comune.Ciò premesso, la richiesta di restituzione del bene deve essere respinta, perché la avvenuta realizzazione dell’opera pubblica ( impianto di risalita della cabinovia Monte Lussari ed infrastrutture access...
_OMISSIS_ ...ie incluso il parcheggio) determina la sopravvenuta impossibilità della restituzione del bene privato, che è ormai stato radicalmente trasformato e funzionalizzato in ragione del soddisfacimento del pubblico interesse perseguito con la realizzazione dell’opera pubblica di cui trattasi.Deve essere accolta la richiesta di risarcimento del danno, sia con riferimento al danno da illegittima occupazione sia a quello derivante dalla definitiva perdita di proprietà che dovrà conseguire alla presente sentenza; infatti, in corretta esecuzione del presente ricorso in cui, con la richiesta subordinata di risarcimento per equivalente, i ricorrenti dimostrano di prendere comunque atto dell’irreversibile trasformazione dell’immobile e manifestano la loro disponibilità a disporre della proprietà, il Comune dovrà porre in essere gli adempimenti necessari per far cessare l’attuale perdurante status di proprietari rivestito dai medesimi che, altrimenti, permarrebbe...
_OMISSIS_ ...le conseguenze anche giuridiche e fiscali connesse.Il Comune, la cui volontà di mantenere il possesso e di acquisire la proprietà del bene privato de quo appare evidente dall’irreversibile trasformazione della stesso già operata con la realizzazione dell’opera pubblica, dovrà quindi addivenire a un accordo transattivo con i ricorrenti che determini il definitivo trasferimento della proprietà dell’immobile, accompagnandosi anche al doveroso risarcimento del danno da occupazione illegittima , nei termini che vengono di seguito precisati ai sensi dell'art. 34, comma 4, c.p.a. in linea con i principi fissati dalla sentenza della IV Sezione del Consiglio di Stato n. 676/2011 e distinguendo tra le due diverse voci logicamente e concettualmente distinte: il danno da occupazione illegittima, quello conseguente alla mancata utilizzazione dell’immobile per il periodo di illegittimo spossessamento, e il corrispettivo che le parti dovranno concordare per la c...
_OMISSIS_ ...roprietà.»
Sintesi: E' ammissibile l’azione risarcitoria per equivalente spiegata dal privato in alternativa alla domanda di restituzione del fondo illegittimamente occupato e trasformato dall’Amministrazione resistente, da intendersi q...
...continua.
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