GIUDIZIO --> IMPUGNAZIONE --> TERMINE DECADENZIALE --> DECORRENZA --> TITOLO EDILIZIO --> SUCCESSIONE DI TITOLI
Sintesi: Ove l'attività edificatoria si sia svolta sotto l'egida di diversi titoli edilizi modificati e/o sostituti dalla P.A. e all'osservatore esterno non risultasse possibile conoscere su quali basi giuridiche lo ius aedificandi venisse di volta in volta esercitato, deve presumersi tempestivo il gravame rivolto soltanto avverso l'ultimo dei titoli abilitativi, salvo che la P.A. resistente o il controinteressato non dimostrino il contrario ossia la piena conoscenza degli altri atti di assenso.
Estratto: «Con riferimento a quest’ultimo gravame, quello proposto in data 23/7/09 innanzi al TAR Catania avverso il rilascio alla società V. della concessione n. 531/09, gli odierni appellanti ne eccepiscono l’inammissibilità ritenendo che esso sia stato proposto in ritardo, in quanto i signori Sorbello e ...
_OMISSIS_ ...ro stati, asseritamente, in condizioni di conoscere l’esistenza del provvedimento impugnato già molto tempo prima della suddetta data in virtù di non meglio documentate circostanze, ricavabili essenzialmente dal fatto che i lavori edili si svolgevano a poca distanza dall’immobile dei ricorrenti.La censura non può essere accolta.Invero, come osservato al riguardo dal Giudice di primo grado, proprio la peculiarità stessa dell’annosa vicenda – nel corso della quale l’attività edificatoria in argomento si è svolta sotto l'egida di diversi titoli edilizi modificati e/o sostituti dalla stessa amministrazione, talchè non risultava certamente possibile all'osservatore esterno conoscere su quali basi giuridiche lo ius aedificandi veniva di volta in volta esercitato – fa propendere, in assenza di prove idonee a supportare l’assunto degli appellanti, per la tempestività del gravame.»
GIUDIZIO --> IMPUGNAZIONE --...
_OMISSIS_ ...ZIALE --> DECORRENZA --> TITOLO EDILIZIO --> SUFFICIENZA DI UNA CENSURA
Sintesi: E' erronea la declaratoria di irricevibilità del ricorso proposto oltre sessanta giorni dalla data di pubblicazione all’albo del titolo edilizio e di installazione della cartellonistica di cantiere se almeno alcune delle censure dedotte (come quelle riferite alla violazione dei limiti di altezza o all’esecuzione dell’intervento su suolo già parzialmente asservito ad altra costruzione), non risolvendosi nella deduzione di un contrasto immediato e diretto con la disciplina di zona, né nell’asserzione di una radicale inedificabilità dell’area secondo lo strumento urbanistico generale, non potevano prescindere da una conoscenza effettiva e piena del progetto edilizio.
Estratto: «2.)Il Collegio osserva che appare erronea la declaratoria di tardività del ricorso, come fondata, nella sentenza gravata sulla data di pubblicazi...
_OMISSIS_ ...lbo del titolo edilizio e sulla data di installazione della cartellonistica di cantiere.Secondo pacifica giurisprudenza, infatti, la prova della tardività dell’impugnazione della concessione edilizia, e ora del permesso di costruire, incombe all’eccipiente e deve essere rigorosa, onde, di regola, il termine d’impugnativa “…va riferita al momento dell'ultimazione dei lavori, ovvero al momento nel quale la costruzione realizzata riveli in modo inequivoco le caratteristiche essenziali dell'opera agli effetti della sua eventuale difformità rispetto alla disciplina urbanistico-edilizia vigente” (Cons. Stato, Sez. IV, 7 novembre 2012, n. 5667), non essendo pertanto sufficiente nemmeno la conoscenza del momento d’avvio delle opere, salvo che la parte eccipiente “…evidenzi elementi di prova di una conoscenza anteriore dell’opera assentita e della sua consistenza…” (Cons. Stato, Sez. IV, 30 luglio 2012 n. ...
_OMISSIS_ ...ennaio 2011 n. 678), o almeno ad uno “…ad uno stato di avanzamento tale che non si possa avere più alcun dubbio in ordine alla consistenza, all'entità e alla reale portata dell'intervento edilizio assentito” (Cons. Stato, Sez. IV, 12 febbraio 2007 n. 540).Nel caso di specie, peraltro, almeno alcune delle censure dedotte, come quelle riferite alla violazione dei limiti di altezza e all’invocata esecuzione dell’intervento su suolo già parzialmente asservito ad altra costruzione, non risolvendosi nella deduzione di un contrasto immediato e diretto con la disciplina di zona, né nell’asserzione di una radicale inedificabilità dell’area secondo lo strumento urbanistico generale, non potevano prescindere da una conoscenza effettiva e piena del progetto edilizio.Ne consegue che la sentenza deve essere riformata, quanto alla erronea declaratoria di irricevibilità del ricorso in primo grado.»
Il presente articolo è un'aggregazione di sintesi di pronunce giudiziali estratte da un nostro codice o repertorio, nel quale le sintesi qui visibili sono associate agli estremi e agli estratti originali delle pronunce a cui si riferiscono (vedasi il sampler del prodotto). Possono essere presenti sintesi ripetitive o similari, derivanti da pronunce di contenuto ripetitivo o similare.