Impugnabilità della variante contenente il divieto di mutamento di destinazione d’uso

GIUDIZIO --> IMPUGNAZIONE --> PIANI URBANISTICI --> VARIANTE URBANISTICA --> DIVIETO DI MUTAMENTO DI DESTINAZIONE

Sintesi: L'impugnabilità della variante contenente il divieto di mutamento di destinazione d’uso di determinate strutture non richiede la previa proposizione della domanda di rilascio di un titolo edilizio né che su tale domanda sia intervenuto un provvedimento applicativo delle misure di salvaguardia.

Estratto: «La difesa del comune obietta innanzitutto che, secondo un consolidato indirizzo giurisprudenziale (recentemente confermato da Cons. di St., IV, 7.4.2009, n. 2180), la delibera di adozione del piano regolatore è direttamente impugnabile soltanto quando è suscettibile di immediata applicazione mediante le misure di salvaguardia od altro effetto anticipatorio, nella specie insussistenti.In proposito, si può richiamare il risalente insegnamento giurisprudenziale, secondo il quale, poiché l'art. 3 del... _OMISSIS_ ...1967 n. 765 ha conferito alle cosiddette misure di salvaguardia carattere di atto dovuto e necessariamente conseguenziale, deve ritenersi che la deliberazione comunale di adozione del piano regolatore generale, o d'una sua variante, che ne costituisce il presupposto, sia direttamente produttiva di effetti, senza necessità d'intermediazione di altra attività amministrativa, poiché il potere di modifica, attribuito all'autorità regionale in sede di approvazione, ha carattere di autonomo potere di revisione, e non di controllo di legittimità; pertanto, è ammissibile il ricorso contro l'anzidetta deliberazione, ogni qualvolta l'interessato ne abbia avuto piena conoscenza, occasionata o no dall'applicazione della misura di salvaguardia, che costituisce solo il veicolo di conoscenza dell'atto deliberato (Cons. di St., Ad. Plen., 16.6.1978, n. 17). Ora, non vi è dubbio che il divieto di mutamento di destinazione d’uso di determinate strutture ricettive contenuto nella var... _OMISSIS_ ...integri una limitazione delle capacità edificatorie e delle facoltà di uso del proprietario con effetto lesivo immediato e diretto, sicché, ai fini della sua impugnabilità, può prescindersi dal fatto che l’interessato abbia o meno proposto domanda di rilascio di un titolo edilizio e che su tale domanda sia intervenuto un provvedimento applicativo delle misure di salvaguardia (Consiglio Stato , IV, 19 ottobre 1994 , n. 819; più recentemente cfr. T.A.R. Valle d’Aosta, 16.9.2009, n. 69).»

GIUDIZIO --> IMPUGNAZIONE --> PIANI URBANISTICI --> VARIANTE URBANISTICA --> IMPOSITIVA DI VINCOLO

Sintesi: La variante al P.R.G., se impositiva di vincolo specifico preordinato all’espropriazione, produttivo di effetti giuridici lesivi immediati e diretti nei confronti del destinatario, costringe quest'ultimo, asseritamente leso nelle sue prerogative partecipative, ad impugnare la stessa tempestivamente.

Estr... _OMISSIS_ ...7. Da ultimo, circa la mancata comunicazione dell’avvio del procedimento che avrebbe portato alla adozione della variante semplificata ex art. 23/1997 (conclusosi con la deliberazione consiliare n.7/2001 e l’approvazione del progetto preliminare dell’opera da realizzarsi), si osserva quanto segue.Secondo la giurisprudenza, la variante generale al P.R.G. consiste in una nuova disciplina generale dell’assetto del territorio che si rende necessaria in considerazione della durata indeterminata del piano e che non necessita, in quanto atto generale, di una indicazione specifica, oltre quella che si può evincere dai criteri generali di ordine tecnico discrezionale e rinvenibili nella relazione di accompagnamento al progetto di modificazione al piano regolatore generale, nondimeno sono configurabili evenienze che giustificano una più incisiva e singolare motivazione degli strumenti urbanistici generali che sono da ravvisarsi: a) nel superamento degli sta... _OMISSIS_ ...i cui al d.m. 2 aprile 1968, con l'avvertenza che la motivazione ulteriore deve essere riferita esclusivamente alle previsioni urbanistiche complessive di sopradimensionamento, indipendentemente dal riferimento alla destinazione di zona di determinate aree; b) nella lesione dell'affidamento qualificato del privato di convenzioni di lottizzazione, accordi di diritto privato intercorsi tra il comune e i proprietari delle aree, aspettative nascenti da giudicati di annullamento di dinieghi di concessione edilizia o di silenzio di rifiuto su una domanda di concessione, nella modificazione di un'area limitata, interclusa da fondi edificati in modo non abusivo. Al di fuori di tali circostanze, quindi anche nel caso della semplice preesistente possibilità edificatoria, è sufficiente il rinvio alla relazione di accompagnamento al piano regolatore generale dalla quale si possono evincere i criteri generali di ordine tecnico-discrezionale seguito nell'impostazione del piano stesso ... _OMISSIS_ ...o , sez. IV, 31 gennaio 2005 , n. 259).Ai sensi dell’art. 11 d.P.R. 327/2001, al proprietario, del bene sul quale si intende apporre il vincolo preordinato all’esproprio, va inviato l'avviso dell'avvio del procedimento, a) nel caso di adozione di una variante al piano regolatore per la realizzazione di una singola opera pubblica, almeno venti giorni prima della delibera del consiglio comunale.Orbene, la variante al P.R.G. è autonomamente impugnabile allorché preveda vincoli preordinati all’espropriazione che comportino l’applicazione di misure di salvaguardia e sia quindi immediatamente lesiva. Nella specie, la variante, in quanto impositiva di vincolo specifico preordinato all’espropriazione e produttivo di effetti giuridici lesivi immediati e diretti nei confronti del destinatario costringeva il ricorrente, asseritamente leso nelle sue prerogative partecipative, ad impugnare la stessa tempestivamente; ne consegue che la irricevibilità del ... _OMISSIS_ ...ale ha prodotto un effetto di inoppugnabilità che non consente la cognizione del vizio da parte del Collegio.»

Sintesi: Il provvedimento d'imposizione del vincolo preordinato all’esproprio è di per sé idonea a ledere le posizioni soggettive dei proprietari interessati dalla nuova destinazione urbanistica; esso pertanto è suscettibile di autonoma impugnazione da parte di quanti subiscano un' immediata lesione dalle inerenti previsioni vincolistiche.

Estratto: «Come si legge nella relazione generale allegata alla deliberazione impugnata, la variante consiste nella «localizzazione del vincolo preordinato all’esproprio su di un’area . . . comprendente, in una sua parte marginale sotterranea, un’autorimessa privata, della capienza di due posti auto . . . e in un’altrettanto ridotta porzione superficiale, un fabbricato in disuso».Non v’è dubbio che tale deliberazione – proprio in qu... _OMISSIS_ ...vincolo preordinato all’esproprio – è di per sé idonea a ledere le posizioni soggettive dei proprietari interessati dalla nuova destinazione urbanistica.Secondo la giurisprudenza consolidatasi sui principi elaborati dall'Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato con la decisione n. 1 del 9 marzo 1983, la deliberazione di adozione di un piano regolatore generale, o di sue varianti, è suscettibile di autonoma impugnazione non solo – come ricorda la difesa dell’Amministrazione – da parte di chi subisca una diminuzione della capacità edificatoria (Cons. St., Sez. IV, 21 giugno 2001, n. 3341), ma anche «da parte di quanti subiscano una immediata lesione dalle inerenti previsioni vincolistiche; e ciò a prescindere dal fatto che l'interessato abbia, o meno, proposto domanda di concessione edilizia sulle aree di sua proprietà e che su tale domanda sia intervenuto, o meno, un provvedimento del sindaco applicativo delle misure di salvaguardi... _OMISSIS_ ... sez. IV, 19 ottobre 1994, n. 819). Così come è irrilevante – ai fini della immediatezza della lesione – la circostanza che all’apposizione del vincolo potrebbe non fare seguito l’approvazione del progetto di opera pubblica: l’effetto lesivo si configura infatti fin dal momento dell’imposizione del vincolo.»

Sintesi: La decadenza del vincolo espropriativo rende improcedibile per carenza di interesse il ricorso promosso avverso gli atti appositivi qualora, stante l’assoggettamento dell’area alla disciplina propria delle c.d. “zone bianche”, gli interventi ammessi di manutenzione, restauro e risanamento degli immobili esistenti si traducano in sostanza in interventi non dissimili da quelli che erano possibili sulla base della pregressa disciplina.

Estratto: «Ritiene il Collegio che quello censurato sia vincolo espropriativo, come tale sottoposto alla relativa disc... _OMISSIS_ ... dal T.U. delle Espropriazioni. Il ricorso è chiaramente in tal senso impostato, venendo contestata la nuova classificazione, vista come destinazione dei terreni dei ricorrenti a “parcheggio pubblico”, dolendosi infatti i ricorrenti della cirocstanza che il Comune miri ad ampliare il già esistente e adiacente parcheggio pubblico, peraltro a loro dire poco utilizzato, ed esprimendosi in termini coerenti a ciò anche la documentazione tecnica di parte ricorrente, se è vero che la relazione tecnica prodotta (doc. 10) parla di “parcheggio pubblico” da realizzare e alla pag. 4 si riferisce al fabbricato esistente su uno dei mappali indicati come “fabbricato oggetto di previsione di esproprio e abbattimento”. Dunque alla luce della stessa prospettazione di parte ricorrente quello contestato risulta essere un vincolo localizzativo, dunque preordinato alla espropriazione, e come tale sottoposto al termine di durata quinquennale dall’appro... _OMISSIS_ .... di cui all’art. 9, comma 2, DPR 8.6.2001, n. 327, con l’effetto che esso risulta ad oggi decaduto, con il risultato di rendere improcedibile il presente ricorso per carenza di interesse, stante l’assoggettamento dell’area alla disciplina propria delle c.d. “zone bianche”, che consente interventi di manutenzione, restauro e risanamento degli immobili esistenti, quindi in sostanza interventi non dissimili da quelli che erano possibili sulla base della pregressa disciplina in parte a zona edificata e in parte a zona di rispetto.Alla luce delle considerazioni che precedono il ricorso deve dunque essere dichiarato improcedibile per sopravvenuta carenza d’interesse.»

GIUDIZIO --> IMPUGNAZIONE --> PIANI URBANISTICI --> VARIANTE URBANISTICA --> REITERATIVA DI VINCOLO

Sintesi: L’atto di apposizione o di reiterazione di un vincolo preordinato all’esproprio, comprimendo immediata... _OMISSIS_ ...giuridica del privato proprietario del fondo su cui è stato impresso, è dotato di portata lesiva immediata e pertanto deve essere tempestivamente impugnato.

Estratto: «3.4. Ritiene infatti la Sezione di dover precisare che l’atto di apposizione o di reiterazione di un vincolo preordinato all’esproprio, comprimendo immediatamente la sfera giuridica del privato proprietario del fondo su cui è stato impresso è dotato di portata lesiva immediata e pertanto deve essere tempestivamente impugnato.In tal senso è, del resto, pacificamente orientata la giurisprudenza (T.A.R. Campania - Napoli, sez. V, 8 luglio 2009, n. 3788; T.A.R. Campania - Salerno, Sez. I, 4 aprile 2008, n. 473; T.A.R. Puglia - Bari, Sez. III, 11 settembre 2008, n. 2079; T.A.R. Lazio - Roma, Sez. II, 14 settembre 2005, n. 6989). I primi due motivi di gravame si prospettano pertanto inammissibili per le ragioni illustrate.»

Sintesi: Deve considerarsi ammissib... _OMISSIS_ ...ugnazione delle deliberazioni di adozione della variante comportante reiterazione dei vincoli preordinati all’ esproprio.

Estratto: «8. Con i ricorsi per motivi aggiunti parte ricorrente, ritenendo il carattere espropriativo delle predette destinazioni, ha impugnato i provvedimenti indicati epigrafe con i quali è stata adottata la variante parziale relativa alla reiterazione dei vincoli del Piano Regolatore Generale della Città di Messina approvato con D.D.R. n. 686/2002.9. Prima di esaminare le censure dedotte nei ricorsi per motivi aggiunti, il Collegio deve porsi la questione dell’ammissibilità dell’impugnativa relativamente ad un provvedimento di adozione della variante, tenuto anche conto che la difesa del Comune ha spiegato una esplicita eccezione riferita, per l’appunto, alla carenza di interesse all’impugnativa del solo atto di adozione, in mancanza del provvedimento di approvazione da parte dell’amministra... _OMISSIS_ .... Deve in proposito osservarsi che, come chiarito dalla giurisprudenza amministrativa fin dalla decisione dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato n.1/1983, il piano regolatore (analogamente alle successive varianti), una volta adottato, nella misura in cui è suscettibile di applicazione, è atto immediatamente lesivo e direttamente impugnabile, ancorché la sua impugnazione costituisca una facoltà e non un onere, allo stesso modo e alle stesse condizioni in cui ciò avverrebbe in caso di pi...


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